Il caro-bollette colpisce duramente l’agroalimentare siciliano. Per Latterie Ragusane costi alle stelle a fronte di crediti d’imposta da capogiro

Palermo, 9 settembre 2022 - La crisi energetica e il caro bollette rischiano di compromettere la situazione finanziaria di aziende siciliane dalla storia lunga e prestigiosa. È il caso di Latterie Ragusane, la coop di con più di 90 dipendenti, a cui gran parte degli allevatori della Sicilia Sud orientale conferisce il latte prodotto, per la maggior parte, nel territorio ibleo. Centinaia di soci conferitori confidano, quindi, in queste entrate per il sostentamento delle proprie famiglie e per il mantenimento della propria attività. Oggi, proprio a causa del caro-energia (nel giro di un anno gli importi delle bollette sono più che triplicati), “Latterie Ragusane” rischia di chiudere i battenti. «Siamo di fronte a un potenziale boomerang sociale, con un effetto moltiplicatore negativo inquietante perché tante altre famiglie, non avendo altro reddito, avranno difficoltà a sostenersi e a decidere cosa pagare e no per la propria sopravvivenza», avverte Filippo Parrino, presidente di Legacoop Sicilia. 


Con il caro-bollette, la zootecnia siciliana rischia, dunque, il tracollo. «C’è infatti - spiega Christian Maretti, presidente nazionale di Legacoop agroalimentare - un aspetto della vicenda da non dimenticare: un’azienda manifatturiera può sempre ricorrere agli ammortizzatori sociali per i propri dipendenti, la zootecnia no. Le mucche, ricordiamolo, non vanno in cassa integrazione. Non possono smettere di produrre. Ecco perché “Latterie Ragusane” è tra le prime del settore agroalimentare siciliano ad accusare il colpo pesantissimo derivato dai costi dell’energia elettrica arrivati alle stelle. «Senza aiuti e provvedimenti del governo nazionale e senza un atteggiamento responsabile da parte dei produttori e dei distributori dell’energia elettrica - osserva Parrino - gran parte delle imprese siciliane sono destinate a chiudere». 


Ad aggravare la situazione si aggiunge il fatto che Enel finora non ha mostrato reale disponibilità a rateizzare le ultime pesantissime fatture (per il periodo compreso tra giugno e agosto le fatture ammontano a circa 600 mila euro) pur in presenza di un credito Iva di oltre un milione di euro che la coop sarebbe anche disposta a cedere a copertura del debito. Per ben tre volte, infatti, Enel ha rispedito al mittente la richiesta avanzata dai vertici di Latterie Ragusane di “spalmare” su più mensilità gli importi da capogiro, ritenendo le proposte non accettabili. 


«Si rende sempre più necessario l’intervento dei governi nazionale e regionale affinché le aziende colpite dal caro energia possano continuare a operare», afferma Parrino. «In un clima di grave incertezza come quello che stiamo vivendo determinato dall’emergenza Covid prima e dal conflitto russo-ucraino dopo - conclude Parrino - servono immediati provvedimenti capaci di sostenere realmente le aziende e una forte azione di moral suation nei confronti dei fornitori di energia affinché vengano incontro alle difficoltà delle imprese nel reperire la liquidità necessaria al pagamento delle fatture». 


L’Ufficio Stampa 

Angela Sciortino - tessera n. 61868 

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10 gennaio 2025
PALERMO, 9 gennaio. Un incontro strutturato per capire le potenzialità delle “cooperative di comunità” come strumento per la valorizzazione e lo sviluppo dei borghi siciliani e non solo. Organizzato da Legacoop Sicilia, domani (venerdì 10 gennaio) alle 10 nella sede del Comune di Milo (prov di Catania), è in programma un convegno sul ruolo delle Cooperative di Comunità per lo sviluppo del territorio, per la valorizzazione delle risorse locali e per contrastare il fenomeno dello spopolamento dei borghi e comunque dei piccoli comuni. La Cooperativa di Comunità è comunque una risorsa, un modello di innovazione sociale che punta al ruolo dei cittadini che non sono soltanto spettatori o fruitori dei beni e servizi, ma anche produttori. È un modello che crea sinergia e coesione in ogni comunità, piccola o grande, mettendo a sistema le attività dei singoli cittadini, con imprese, associazioni e istituzioni, rispondendo così ad ogni tipo di esigenza. Il convegno si concentrerà sul ruolo di questo tipo di cooperativa, soprattutto puntando la lente sulle aree interne che soffrono particolarmente il fenomeno dell’abbandono, dello spopolamento e del degrado. Dopo il saluto del sindaco di Milo Alfio Cosentino, parlerà Giuseppe Giansiracusa, responsabile delle Cooperative di Comunità di Legacoop Sicilia che tratteggerà i contorni potenziali in Sicilia; a Paolo Scaramuccia, responsabile delle Cooperative di Comunità di Legacoop Nazionale sarà invece affidata una panoramica di esperienze nazionali di successo di cooperative di comunità in Italia, attive nei piccoli e medi borghi. Seguiranno gli interventi di Alessandro Sciortino, coordinatore di Legacoop Sicilia Orientale e di Michelangelo Giansiracusa, coordinatore dell’Associazione dei piccoli Borghi di Sicilia. Concluderà i lavori Filippo Parrino, presidente Legacoop Sicilia. “Con questa iniziativa – spiega Giuseppe Giansiracusa – avviamo una campagna di promozione per la costituzione di cooperative di Comunità per dare così il nostro contributo allo sviluppo dei territori, creare occupazione e valorizzare i borghi”.
Autore: Filippo Parrino 8 gennaio 2025
1945 - 2025
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