“Questi interventi – commenta il direttore generale del Fondo mutualistico Simone Gamberini...

“Questi interventi – commenta il direttore generale del Fondo mutualistico Simone Gamberini – hanno per noi una forza emblematica senza pari, trasformando i nostri valori in una possibilità nuova per queste aree. Insieme dimostriamo, sul campo, che un’altra economia è possibile, pulita e trasparente, e che si può lavorare avendo fiducia sulle proprie capacità e su quelle di chi ci sta accanto, non sui favori e il malaffare. Non ci limitiamo ad enunciarlo: lo realizziamo, insieme”.

“È uno schiaffo per le cosche dei Santapaola e degli Ercolano”. Così il presidente della Commissione antimafia siciliana ha definito il decollo del workers buyout Geotrans. Uno schiaffo ben assestato, che ha permesso all’impresa di riferimento della “famiglia” Ercolano di Cosa nostra (Catania) di ripartire dopo il sequestro del 2014 e la confisca cinque anni più tardi. Ora è ufficialmente dei dipendenti che, riuniti in cooperativa, hanno deciso di non farla morire.

Ridare forza al lavoro e ad un’economia sana e trasparente è un tassello fondamentale nella lotta alle mafie. Un impegno costante per Coopfond che, dopo il sostegno alle cooperative di Libera Terra, con Geotrans arriva al terzo workers buyout nato da un bene confiscato, dopo il supermercato Centro Olimpo nel quartiere Zen di Palermo e la cooperativa Terra Mia, specializzata in prodotti locali, nel trapanese.

“Questi interventi – commenta il direttore generale del Fondo mutualistico Simone Gamberini – hanno per noi una forza emblematica senza pari, trasformando i nostri valori in una possibilità nuova per queste aree. Insieme dimostriamo, sul campo, che un’altra economia è possibile, pulita e trasparente, e che si può lavorare avendo fiducia sulle proprie capacità e su quelle di chi ci sta accanto, non sui favori e il malaffare. Non ci limitiamo ad enunciarlo: lo realizziamo, insieme”.

Per Geotrans il 24 febbraio è stato siglato con l’Amministrazione dei beni confiscati un contratto di comodato d’uso gratuito di 20 anni. In aprile l’attività – che, grazie agli ex-dipendenti oggi soci, non si era mai interrotta – è potuta ripartire a pieno regime ed ora, con il supporto di CFI e di Coopfond – attraverso sia una partecipazione temporanea sia un finanziamento – la cooperativa può affrontare con maggior serenità una serie di investimenti fondamentali per garantirsi un futuro.

“Con un workers buyout – spiega Maurizio Faro di Geotrans – siamo riusciti a rimanere dentro un mercato già complesso di per sé, ricostruendo un portafoglio di clienti. Abbiamo atteso fiduciosi che la delibera per l’affidamento dei beni, sotto forma di affitto del ramo di azienda, si potesse concludere positivamente e ora grazie al sostegno di Legacoop Sicilia e delle strutture finanziarie della cooperazione possiamo guardare con un po’ di fiducia al futuro”.T

Oggi Geotrans ha 28 addetti e 11 soci, ma l’intento è quello di mantenere le porte aperte all’ingresso di nuovi compagni di viaggio. A sostenere il loro cammino era stato, fin dall’inizio, dopo il sequestro dell’azienda e l’amministrazione giudiziaria, il compianto Adriano Turrini, che aveva avviato un rapporto tra l’azienda di logistica e Coop Alleanza 3.0. Sono stati anni difficili, comunque, da cui ora occorre rialzarsi.

La diffidenza di tanti a ricorrere ai servizi di un’impresa in amministrazione giudiziaria aveva, infatti, penalizzato Geotrans che, vedendo ridursi le commesse, non riusciva a fare percorsi a pieno carico, ma non solo. Nel 2021 un ulteriore peggioramento è arrivato dall’aumento dei costi dei transiti via mare per la crisi Tirrenia, e un altro colpo era arrivato per la cessione dei punti vendita siciliani di Alleanza 3.0 al Gruppo Radenza (ex Crai), con interruzione servizio e relativa perdita di fatturato.

Ora insieme si punta a ripartire. Grazie anche ad un aumento e rinnovamento dei mezzi ci si pone l’obiettivo di sviluppare i clienti esistenti ma anche ad acquisire un 25% di clienti nuovi. Qualcosa già si muove: sono state acquisite commesse con Sibeg (Coca Cola), Eurodifarm Srl -Deutsche Post/Dhl, Pac 2000 (Conad) ed altre sono in lavorazione. Qualcosa si muove, e il mutualismo capace di tradursi in scelte ed azioni concrete, dimostra che insieme è possibile.

10 gennaio 2025
PALERMO, 9 gennaio. Un incontro strutturato per capire le potenzialità delle “cooperative di comunità” come strumento per la valorizzazione e lo sviluppo dei borghi siciliani e non solo. Organizzato da Legacoop Sicilia, domani (venerdì 10 gennaio) alle 10 nella sede del Comune di Milo (prov di Catania), è in programma un convegno sul ruolo delle Cooperative di Comunità per lo sviluppo del territorio, per la valorizzazione delle risorse locali e per contrastare il fenomeno dello spopolamento dei borghi e comunque dei piccoli comuni. La Cooperativa di Comunità è comunque una risorsa, un modello di innovazione sociale che punta al ruolo dei cittadini che non sono soltanto spettatori o fruitori dei beni e servizi, ma anche produttori. È un modello che crea sinergia e coesione in ogni comunità, piccola o grande, mettendo a sistema le attività dei singoli cittadini, con imprese, associazioni e istituzioni, rispondendo così ad ogni tipo di esigenza. Il convegno si concentrerà sul ruolo di questo tipo di cooperativa, soprattutto puntando la lente sulle aree interne che soffrono particolarmente il fenomeno dell’abbandono, dello spopolamento e del degrado. Dopo il saluto del sindaco di Milo Alfio Cosentino, parlerà Giuseppe Giansiracusa, responsabile delle Cooperative di Comunità di Legacoop Sicilia che tratteggerà i contorni potenziali in Sicilia; a Paolo Scaramuccia, responsabile delle Cooperative di Comunità di Legacoop Nazionale sarà invece affidata una panoramica di esperienze nazionali di successo di cooperative di comunità in Italia, attive nei piccoli e medi borghi. Seguiranno gli interventi di Alessandro Sciortino, coordinatore di Legacoop Sicilia Orientale e di Michelangelo Giansiracusa, coordinatore dell’Associazione dei piccoli Borghi di Sicilia. Concluderà i lavori Filippo Parrino, presidente Legacoop Sicilia. “Con questa iniziativa – spiega Giuseppe Giansiracusa – avviamo una campagna di promozione per la costituzione di cooperative di Comunità per dare così il nostro contributo allo sviluppo dei territori, creare occupazione e valorizzare i borghi”.
Autore: Filippo Parrino 8 gennaio 2025
1945 - 2025
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